Sapere cosa si mangia

Sapere cosa si mangia

Uno degli errori che ho fatto, per fortuna poche volte, è quello di farmi prendere dalla smania di entrare in uno di questi odierni supermercati immensi, dove si trova tutto, e comprare quello che mi attirava di più, facendomi guidare dalla golosità. Oppure spesso quando trovo prodotti che consumo abitualmente in offerta, ne compro in quantità esagerate, per poi trovarmi a buttare nella spazzatura gran parte di questi “affari” perchè sono scaduti. Allora ho capito che al supermercato:

 

  • devo andarci con la pancia piena 🙂
  • mi devo preventivamente fare una lista delle cose che devo comprare, in modo da andare diretta verso quegli scaffali e non divagare altrove 😮
  • evitare di andare con figli di amiche o cuginetti, perchè sanno sempre trovare l’ultima merendina lanciata sul mercato! 😐

 

Un’altra cosa che faccio da qualche tempo è rivolgere un’attenzione particolare alla lista degli ingredienti degli alimenti che consumo abitualmente, perchè voglio sapere cosa mangio! E da questa analisi ho capito un pò di cose. La prima è che le aziende che si occupano di alimentazione si impegnano sempre di più a fornirci una loro immagine angelica e disincantata, ma non è vero nulla. La loro è una semplice azione di marketing che vuole farci credere che questi signori si impegnano per la nostra salute e per farci vivere bene e in armonia, ma questa visione è falsa e idealizzata. Basta andare ad interpretare queste etichette e ce ne rendiamo conto. Infatti la lista degli ingredienti non mente mai, ed è l’unica arma in nostro possesso! Ma non è così facile da interpretare…troviamo spesso ingredienti che non conosciamo e non sappiamo cosa siano, ma siamo nell’era dell’informazione a portata di mano, èerchè non sfruttarla, e così ho iniziato a studiare, e la prima cosa che cerco di evitare SEMPRE è di comprare alimenti con grassi idrogenati, che si sentono tanto in giro, ma pochi sanno veramente cosa sono e quanto ci fanno male:

I grassi idrogenati sono il prodotto dell’idrogenazione catalitica di grassi insaturi.

Il processo prende il nome di indurimento e viene generalmente utilizzato per produrre grassi concreti a partire da oli. Il prodotto principale è la margarina. Esistono anche altri tipi di preparati come gli oli parzialmente idrogenati, utilizzati dall’industria alimentare.

I grassi idrogenati hanno come vantaggio una maggiore conservabilità e un minor costo. Inoltre dosando il grado di idrogenazione è possibile ottenere grassi con diversi punti di fusione (e quindi con diversa consistenza).

Il difetto principale è la presenza di acidi grassi trans che si formano durante la reazione di idrogenazione.

Un acido grasso trans o informalmente grasso trans è un acido grasso insaturo, cioè contenente uno o più doppi legami di isomeria trans tra due atomi di carbonio. Possiede in genere un punto di ebollizione e fusione più elevato rispetto all’isomero cis poiché la catena risulta più lineare.

Alcune ricerche hanno trovato una relazione tra diete contenenti molti acidi grassi trans e malattie coronariche e aterosclerosi. Nel 2002 l’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti raccomandò la totale eliminazione dalla dieta degli acidi grassi trans.

Fonte: wikipedia

 

I grassi idrogenati hanno come vantaggio una maggiore conservabilità e un minor costo: ecco qui il motivo per cui le aziende lo usano, quindi da una parte fanno finta di interessarsi alla nostra salute, dall’altra usano grassi idrogenati.

 

 



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